I Bias Cognitivi della Nuova Era (si ce ne sono di nuovi!)
Chiunque abbia avuto a che fare con CIMBA li conosce e soprattutto li riconosce. Liberarsene è complicato, ma una volta apprese le strategie per evitarli, ci si sente come dei vincitori al termine di una battaglia estenuante.
Stiamo parlando dei BIAS COGNITIVI, ovvero quei costrutti che il cervello mette in atto, distorcendo la realtà. Sono giudizi o pregiudizi che conducono ad errori cognitivi, decisioni sbagliate che, piccole o grandi, hanno sempre un impatto sulla nostra vita di tutti i giorni.
Accade spesso, infatti, di non analizzare correttamente la realtà che ci circonda, soprattutto se complessa e inaspettata. Questo perché il nostro cervello è una macchina che nei momenti di maggior stress va in tilt, inviandoci messaggi ingannevoli che ci fanno valutare erroneamente ciò che succede intorno a noi.
La psicologia cognitiva e le neuroscienze hanno codificato i principali bias, mettendoci di fronte all’evidenza della nostra irrazionalità.
Ma come la scienza avanza e compie grandi passi in avanti, così anche il nostro cervello non sta fermo e continua a produrre nuove e insidiose trappole mentali.
E, quindi, capita che ai classici bias, di cui vi abbiamo parlato se ne aggiungano di nuovi, allungando la lista dei nostri errori di valutazione.
Vi presentiamo tre bias cognitivi della nostra epoca:
- EFFETTO GOOGLE: tendiamo a dimenticare le informazioni che possono essere facilmente trovate nei motori di ricerca.
- EFFETTO DUNNING-KRUGER: meno sai e più sei sicuro di te;
- EFFETTO IKEA: diamo più valore alle cose che abbiamo creato noi stessi.
Non lasciamoci abbattere: il modo migliore per gestire il nostro cervello è conoscere come funziona, perché, come sempre, la conoscenza rende liberi.
È fondamentale quindi resistere agli istinti e ai bias cognitivi che sfruttano magnificamente i meccanismi che guidano l’attenzione del nostro cervello.
Noi possiamo aiutarvi ad arrivare a questo.
Lo facciamo tramite il corso LIFE, il training altamente esperienziale per lo sviluppo della Leadership. Attraverso dei processi mirati viene insegnato a conoscere il cervello e le reazioni che innesca in situazioni di stress. Di conseguenza si impara a riconoscere le emozioni e a gestirle, migliorando l’autoconsapevolezza e creando nuove e salutari abitudini.