Sportivi migliori con le neuroscienze
Le neuroscienze aiutano a migliorare le performance sportive. I risultati di una prestazione dipendono, infatti, da diversi fattori: la preparazione fisica, le competenze atletiche e le capacità cognitive.
Ed è su queste ultime che le neuroscienze possono incidere fino a decretare il successo o la debacle di una prova. Gli atleti possono trovare un gap tra preparazione fisica e cognitiva: recenti studi hanno dimostrato, invece, che il cervello, se ben stimolato, è l’organo fondamentale per la buona riuscita nella pratica sportiva.
Gli aspetti mentali possono limitare o azzerare le capacità atletiche dello sportivo. L’incremento delle connessioni cerebrali, unito alla capacità del sistema nervoso di rigenerarsi in risposta agli stimoli applicati dalle metodiche neuroscientifiche, possono fare la differenza migliorando le prestazioni.
L’applicazione delle neuroscienze può essere considerata, quindi, un utile strumento non solo per il miglioramento delle prestazioni, ma anche un aumento delle energie e l’ottimizzazione funzionaledella prestazione sportiva. In pratica, le metodiche neuroscientifiche vanno ad ‘allenare’ e sollecitare il cervello in modo da aiutare la pratica quotidiana in più sfaccettature. Molte sono le metodiche neuroscientifici che possono intervenire nel miglioramento delle prestazioni sportive fino a promuovere il processo di rigenerazione di cellule nervose, un effetto antinfiammatorio e cicatriziale delle cellule, plasticità neuronale, la facoltà del cervello di rigenerarsi e la reazione di nuove connessioni neuronali, conseguendo così risultati migliori e notevoli benefici.
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