Le donne nella Leadership. Una visione neuroscientifica.
Le Neuroscienze ci aiutano a comprendere gli strumenti per un cambio di prospettiva verso la parità di genere.
È un fatto innegabile. Le donne sono potenti agenti di cambiamento e i benefici relativi a diversità e parità di genere nella leadership sono conclamati e riconosciuti.
I numeri raccontano di quanto le donne leader agevolino determinati processi portando significativi vantaggi, basta pensare ai fatti:
- Quando le donne ricoprono più posizioni di leadership esecutiva, le loro aziende sono più redditizie. Le aziende con alto grado di diversità di genere nei team esecutivi hanno il 21% in più di probabilità di superare la media nazionale.
- Gli accordi di pace hanno il 35% di probabilità in più di durare almeno 15 anni se le donne leader sono impegnate nella loro creazione ed esecuzione.
- I Paesi con una maggiore proporzione di donne al vertice dei decisori legislativi hanno livelli più bassi di disparità di reddito. (dati su womendeliver.org)
- Le donne aiutano a portare una gamma più ampia di prospettive a molti aspetti del mondo aziendale, ad esempio il processo decisionale, il team building, le capacità comunicative e, cosa molto importante, la capacità di ascolto.
Tuttavia, le donne continuano ad essere ampiamente sottorappresentate nel processo decisionale in politica, imprese e comunità.
Perché?
Lo abbiamo chiesto alle neuroscienze, che stanno giocando un ruolo significativo nel mettere a tacere molti dei miti che circondano le questioni di genere sul posto di lavoro.
Il cervello delle donne è decisamente diverso da quello degli uomini. Eppure, a un esame più attento, non c’è nulla in queste differenze che suggerisca una ragione per cui le donne non dovrebbero essere presenti a tutti i livelli di leadership in proporzione quasi totale agli uomini.
Gli studi di NeuroLeadership dimostrano la varietà, la capacità e la plasticità del cervello femminile.
Queste caratteristiche lo rendono equivalente a un cervello maschile e, con il corretto ambiente sociale, formazione e educazione, il cervello femminile è in grado di produrre gli stessi risultati di prestazioni sociali.
Il cervello umano, però, è cablato in modo tale da resistere a significativi cambiamenti personali di fronte agli ostacoli sociali. (Bruce Hiebert)
Come uscire allora da questa empasse?
Ci sono strategie specifiche che le donne dovrebbero adottare per uscire dai ghetti dei quadri intermedi in cui sono spesso bloccate.
La gestione dello stress. Riconoscere le differenze.
“Quando il peso dello stress e della pressione diventa tossico e malsano, le donne parleranno senza pensare e gli uomini agiranno senza pensare” – C. Leaf.
Alcuni studi mostrano che lo stress colpisce particolari aree del cervello in modi diametralmente opposti negli uomini e nelle donne.
Quando gli uomini sono stressati, tendono a ritirarsi socialmente e rispondono con la risposta “combatti o fuggi”. Questo perché lo stress riduce l’attività nelle aree cerebrali associate all’empatia. Gli uomini cercheranno di risolvere le cose a modo loro, finché non saranno pronti a parlarne.
Le donne sotto stress, invece, cercano supporto emotivo dagli altri, perché lo stress aumenta l’attività nelle regioni del cervello che si occupano di empatia e comprensione emotiva. Questo rilascia ossitocina, una sostanza chimica di legame che aiuta a calmarci. Ecco perché le donne cercano di parlare dei problemi con amici e familiari o di chiedere indicazioni quando si perdono, mentre gli uomini si ritirano emotivamente e non chiedono indicazioni, nemmeno sotto tortura! (Maureen Chiana)
Colmare il divario di genere
Impegnarsi a costituire ambienti di lavoro e consigli di amministrazione diversificati ed equilibrati per ottenere una migliore comprensione dei dipendenti, clienti e parti interessate e trarre vantaggio da nuove prospettive, nuove idee, sfide vigorose e ampia esperienza. Questo a sua volta porta a un migliore processo decisionale e a un maggiore successo.
Modelli di comportamento
Non si dovrebbe chiedere alle donne di cambiare il loro comportamento per affrontare questa situazione; piuttosto le organizzazioni dovrebbero formare i dipendenti a cambiare le loro prospettive.
Il mondo degli affari non può raggiungere il suo pieno potenziale finché non può valutare veramente i contributi di entrambi i sessi.
Equipaggiarsi e prepararsi
Facciamoci aiutare dalla neuroscienza della Leadership per sviluppare gli strumenti adatti a creare il cambiamento e fare a differenza. In CIMBA è stato creato il training LIFE (Leadership Initiative For Excellence), un programma intensivo altamente esperienziale, basato sulle Neuroscienze in cui, attraverso attività fortemente emotive, le persone sperimentano i comportamenti che portano a cambiamenti duraturi e crescita personale, per sviluppare capacità di “visioning” ed “execution” necessarie ad apportare cambiamenti di valore nel nostro lavoro e nella nostra vita.
Ricabliamo il nostro cervello
Possiamo adattare il nostro cervello e il nostro comportamento a questa nuova prospettiva, per abbracciare le differenze reciproche per ottenere un grande successo.
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Neuroleadership e plasticità del cervello femminile