Leggere è questione di neuroscienza
Estate, tempo di letture. E se pensiamo che leggere serva solo a rilassarsi e a staccare la spina, sbagliamo di grosso.
Leggere, infatti, riflette un’abilità tipicamente umana, che richiede il funzionamento di numerose aree del cervello, confermando quindi un salto evolutivo in grado di chiamare in causa il reclutamento di numerosi distretti cerebrali.
Secondo Siegel, tutto questo, lo si può definire come l’insieme dei pattern di attivazione all’interno del cervello in un determinato momento.
O, ancora meglio, usando le parole di Hebb, “quasi come vi fosse una sincronia connotata dalla collaborazione di più centri nervosi uniti nel fornire una base o meglio ancora un supporto”.
Attraverso la lettura di un buon libro si vengono ad evidenziare processi in sinergia tra loro e che risultano assemblati in uno stato di attività temporaneo, che consente di massimizzare la loro efficacia e la loro efficienza. Mentre leggiamo, la concentrazione di ossigeno nel sangue (valevole indicatore dell’attività del cervello) aumenta in un gruppo di regioni dell’emisfero sinistro più che in tutte le altre regioni. Un procedimento che si attiverebbe in qualsiasi persona, indipendentemente dalla trama e dalla velocità di lettura.
Le vacanze ormai alle porte rappresentano un momento prezioso non solo per rilassarsi, ma anche per potenziare il nostro benessere emotivo e cognitivo.
Ti invitiamo a stimolare la tua mente con attività che sfidano la creatività e l’intelligenza. Leggi libri, risolvi enigmi o esplora nuovi hobby.
L’apprendimento e la creatività stimolano la neuroplasticità, mantenendo il cervello attivo e flessibile.
Buona estate! 😊