
Come la leadership autentica inizia con la cura di sé
In queste parole, condivise da Erin Nelson, docente di Leadership e Personal Development al Master of Business Administration di CIMBA & University of Iowa, troviamo un invito potente a riconsiderare il vero significato della leadership.
Spesso parliamo di leadership in termini di influenza, impatto e risultati, ma, in fondo, la capacità di guidare gli altri inizia sempre dal sapersi guidare da soli. Questo significa prendersi cura della propria salute, stabilire limiti chiari, imparare a dire “no” quando necessario e agire con intenzionalità per poter dare il massimo in ogni ambito.
La salute non è negoziabile
Per esercitare una leadership efficace, sia in ambito lavorativo che nella sfera personale, è fondamentale prestare attenzione al benessere fisico e mentale. Spesso trattiamo la nostra salute come un pensiero secondario, qualcosa da “mettere in pausa” quando il lavoro rallenta. La realtà è che non esiste il momento perfetto per dare priorità al proprio benessere: bisogna saperlo integrare nella propria routine quotidiana.
Per me, questo ha significato programmare gli allenamenti come se fossero riunioni importanti, assicurarmi di dormire a sufficienza e fare attenzione a ciò che introduco nel mio corpo. Prendersi cura della propria salute non è un lusso, è la base che permette di esprimersi al meglio in ogni situazione.
I confini: dire no per proteggere il tuo sì
Una delle lezioni più difficili, ma fondamentali, che ho imparato è che saper dire “no” non è un segno di debolezza, ma una strategia necessaria. Ogni volta che accettiamo un impegno, stiamo implicitamente rinunciando a qualcosa: il nostro tempo, la nostra energia, la nostra attenzione.
In passato dicevo “sì” a ogni richiesta, meeting e progetto, convinta che fosse il modo giusto per avere successo. Ma ho capito che senza limiti ben definiti, il rischio non era solo il burnout, bensì anche il trasformare ciò che una volta amavo in fonte di risentimento. Oggi mi pongo una domanda semplice prima di impegnarmi: “È davvero in linea con ciò che conta per me?” Se la risposta è negativa, mi concedo di declinare, senza sensi di colpa perché stabilire dei confini significa proteggere ciò che davvero fa la differenza nella nostra vita.
Mindfulness: l’arte di essere presenti
Quante volte ci troviamo a reagire in modo automatico, senza fermarci a riflettere? Ho imparato quanto sia importante fermarsi, anche solo per qualche minuto, per fare il punto della situazione: camminare, respirare profondamente, o semplicemente concedersi una pausa prima di passare al prossimo impegno. In questo la mindfulness ha un ruolo fondamentale nelle mie giornate: è una forma di consapevolezza che mi permette di capire di cosa ho veramente bisogno, di valutare la mia energia e di fare scelte migliori.
Essere la versione migliore di sé
A fine della giornata, aver dato il massimo non vuol dire spingersi fino allo sfinimento, ma avere l’energia, la chiarezza e la presenza necessarie per lasciare il segno. Tutto parte dalle basi: muoversi, nutrirsi bene, riposare quando serve e stabilire dei confini che proteggano ciò che è veramente importante. Quando metti te stess* al primo posto, non solo ti senti meglio, ma sei anche in grado di guidare gli altri con maggiore efficacia e ispirazione.
Erin Nelson ci ricorda che la leadership autentica nasce dal prendersi cura di sé stessi, e che investire in salute, confini e mindfulness è il primo, indispensabile passo per una vita e una carriera di successo. Questo è il cuore del percorso che promuoviamo a CIMBA: aiutarti a diventare la versione migliore di te, per guidare con consapevolezza e ispirare chi ti sta intorno.