Natale: riflettere su chi siamo e su cosa vogliamo essere
Con l’avvento delle festività natalizie, la mia mente torna ogni anno al ricordo di un incontro particolare e profondo nella sua semplicità, che da allora influenza la mia percezione e apprezzamento delle festività natalizie. In quell’occasione, ho finalmente capito cosa intendesse mio padre nel dire che Natale e Capodanno costituiscono punti cardinali importanti, che ci spingono a riflettere su chi siamo e cosa vogliamo essere.
In una fredda giornata invernale di inizio dicembre, uno studente che possiamo chiamare Marco venne nel mio ufficio, confessando che stava seriamente pensando di lasciare il programma MBA a causa della pressione e dei tanti impegni.
Ascoltai e compresi gli sforzi e i sacrifici che stava mettendo nel suo percorso di studi e presi spunto proprio dalle parole di mio padre per venirgli incontro in quel momento di grande difficoltà. La sua filosofia incoraggiava prima di tutto a riconoscere tutte le persone che fanno parte, in maniera più o meno significativa, della nostra quotidianità e che vi contribuiscono in modi innumerevoli e spesso non abbastanza apprezzati. Mio padre ha sempre messo in risalto anche che lo scambio reciproco di auguri natalizi porta con sé un significato diverso dalle interazioni quotidiane. La gioia e la gratitudine delle feste creano un’atmosfera contagiosa.
Incoraggiai dunque Marco a riflettere sulle sfide dell’anno passato, ma anche sulla sua crescita, sulle vittorie e sulle amicizie. Gli ricordai che “Va bene muoversi velocemente” ma che a volte dobbiamo fermarci e apprezzare il viaggio. Lo esortai quindi a considerare l’essenza dei mantra che ci stanno a cuore al CIMBA, come “Sii la tua versione migliore”, “Fai la differenza” e ad apprezzare l’impatto che avevano avuto su di lui e che a sua volta aveva trasmesso agli altri.
Nel corso della nostra conversazione, vidi che Marco stava iniziando a riconoscere e a prendere consapevolezza delle lezioni inestimabili raccolte e delle relazioni instaurate nei mesi precedenti.
Continuammo la nostra discussione riconoscendo quali persone nelle nostre vite assumono il ruolo di “faro”, aiutandoci a realizzare la nostra autenticità attraverso l’insegnamento di valori e l’esempio in prima persona. La chiacchierata si concluse poi con la consapevolezza da parte di entrambi dell’importanza di essere noi stessi un faro di guida e di speranza anche per chi ci circonda.
Sapere che una vita ha respirato più facilmente. Questo significa aver avuto successo.
Condivido questa storia con voi perché racchiude l’essenza di ciò per cui ci battiamo in CIMBA. Le festività natalizie offrono un’opportunità unica per riflettere sull’anno passato: le sue sfide e le sue ricompense, il modo in cui abbiamo influenzato gli altri e viceversa. È il momento di ricordare i nostri valori, i principi guida che ci guidano e di riconoscere nella nostra vita i fari importanti che li hanno messi in pratica.
Mentre ci avviciniamo al nuovo anno, vi incoraggio a pensare a come volete aprire questa grande porta di opportunità. La attraverserete con la determinazione di dare il meglio di voi? Abbraccerete le avventure, i viaggi e le profonde aspettative che vi attendono con passione, entusiasmo e convinzione?
Che questa stagione sia un momento di riflessione e anticipazione, dove ritrovare i valori che ci guidano e prepararsi a esprimerli nel prossimo anno. Possa questa storia di Marco ispirarvi, come ha fatto mio padre per me, ad affrontare il futuro con passione, entusiasmo e impegno verso i valori più veri.
– Dr. Al H. Ringleb