Essere felici significa lavorare meglio

La buona notizia e che si può imparare ad esserlo!

Ansia, depressione, stress post-traumatico ed esaurimento. Si chiama burnout e secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ne soffrono 300 milioni di persone al mondo.

Da una inchiesta del Sole 24Ore, il problema è noto ed è grave. Infatti, avrebbe un impatto molto rilevante anche sui risultati aziendali, tanto che si parla di miliardi di euro fra costi e mancata produzione economica. Fortunatamente esistono delle contromisure per ridurne gli effetti e la propagazione. La chimica positiva, la prevalenza del concetto del “noi” rispetto a quello dell’ “io”, l’essere, inteso come qualità umane prima di tutto, più dialogo e disciplina, sono alcuni dei principi a cui un’organizzazione deve fare riferimento per operare e crescere mettendo fra le sue priorità il benessere dei dipendenti e la valorizzazione delle competenze.

Sempre secondo la ricerca, l’assioma secondo il quale la felicità in azienda favorisce e stimola la produttività non è un concetto vuoto. Anzi, tutt’altro. E il fatto che la figura del “manager della felicità“, nata già da tempo negli Stati Uniti, si stia pian piano diffondendo anche in Italia lo dimostra.

Noi di CIMBA riteniamo che la scienza della felicità sia una scienza esatta e proprio per questo è possibile, tramite allenamento e con opportuni strumenti applicarla nella quotidianità, al lavoro e nella vita personale. Nei prossimi mesi saranno aperte le iscrizioni per il corso SCIENZA DELLA FELICITÀ tenuto dal Dott. Andrea Ciresa dedicato a imprenditori, HR manager, professionisti e a tutti coloro che credono che essere persone felici possa fare la differenza nella propria vita, in quella degli altri e nella propria professione.