Colpa del cervello.
Molte delle cose che sappiamo e molte delle decisioni che prendiamo come individui e come società dipendono da informazioni accurate; tuttavia, i nostri pregiudizi e le nostre predisposizioni psicologiche ci rendono vulnerabili alle falsità.
Di conseguenza, le informazioni errate hanno maggiori probabilità di essere credute, ricordate e successivamente richiamate, anche dopo aver appreso che erano false.
Nessuno è completamente immune alle falsità, in parte a causa di come funziona il nostro cervello e di come la disinformazione sfrutta questo meccanismo.
Per formulare molti giudizi utilizziamo scorciatoie mentali, o euristiche, che ci avvantaggiano. Ma le nostre tendenze cognitive possono renderci suscettibili alla disinformazione e ai falsi miti se non stiamo attenti.
Le storie false e gli esempi emotivi sono più facili da capire e più coinvolgenti delle statistiche. “Stiamo navigando in questo nuovo mondo di numeri, probabilità e fattori di rischio”, scrive Nathan Walter, professore di studi sulla comunicazione alla Northwestern University. “Ma il mezzo che usiamo, il nostro cervello, è molto vecchio”.
In CIMBA studiamo i Bias Cognitivi proprio perchè conoscere le scorciatoie mentali che il nostro cervello adotta semplicemente per facilitare la comprensione di quello che ci circonda, ci aiuta a non rimanere vittime di falsi miti, stereotipi e pregiudizi.
Conosciamoci meglio
CIMBA è una scuola di alta formazione nata in Italia nel 1991 e da oltre trent’anni fornisce corsi di formazione manageriale a studenti ed imprenditori.
Grazie ad un consorzio di ben 36 diverse università americane, possiamo accedere alle ultime ricerche e pratiche manageriali dalle migliori scuole di business internazionali.
Ci impegniamo a portare innovazione e creatività nei nostri ambienti di apprendimento.